Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



I DIALOGHI DI SRILA PRABHUPADA
La natura non fa errori
Questa conversazione tra Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta e
un suo discepolo, il dottor Thoudam D. Singh (Bhaktisvarupa
Damodara Swami), si svolse nel 1973 durante una
passeggiata mattutina a Venice Beach, Los Angeles

Dott. Singh: Ora gli scienziati hanno organizzato un intero dipartimento chiamato gerontologia, in cui studiano come prolungare la vita.

Srila Prabhupada: Il loro vero compito dovrebbe essere di porre fine alla sofferenza. Supponi che una persona anziana sia molto sofferente perché afflitta da molte malattie e improvvisamente i medici aumentino la durata della sua vita. Quale vantaggio ne ha?

Dott. Singh: Questo è ciò che fanno con i trapianti di cuore.

Srila Prabhupada: Questa è una sciocchezza. Che provino a fermare la morte, questa sarebbe una conquista. Che pongano termine a tutte le malattie — ah, questo sarebbe un progresso. Non possono fare queste cose. Perciò tutte le loro ricerche sono solo una lotta per l’esistenza. Nella Bhagavad-gita [15.7] Krishna dice: “Gli esseri viventi, in questo mondo condizionato, sono Miei frammenti eterni, ma essendo condizionati lottano duramente con i sei sensi, tra cui la mente.”

Studente: Ora scarseggia il petrolio.

Srila Prabhupada: Sì, abbiamo creato una civiltà che dipende dal petrolio. Questo è contro le leggi di natura, perciò ora c’è una crisi del petrolio. Per legge di natura ora arriva l’inverno. Gli scienziati non possono fermarlo e trasformarlo in estate. Essi pensano erroneamente di poter controllare la natura. Krishna nella Bhagavad-gita dice che gli esseri viventi pensano di essere gli autori delle attività che in realtà vengono realizzate dalla natura. Ora sorge il sole. Possono oscurarlo? E quando è buio, possono comandare al sole: “Sorgi!”? Non comprendono che se vogliono veramente conquistare la natura, dovrebbero cercare di vincere la nascita, la morte, la vecchiaia e le malattie. Krishna nella Bhagavad-gita [7.14] afferma: “Questa Mia natura divina, costituita dalle tre influenze della natura materiale, è difficile da superare, ma coloro che si abbandonano a Me ne varcano facilmente i limiti.”

Dott. Singh: Allora è molto difficile vincere le leggi della natura?

Srila Prabhupada: Per i materialisti è impossibile, ma se ci arrendiamo a Krishna diventa facile.

Dott. Singh: Per spiegare la ragione per cui esistono così tante specie di esseri viventi, gli scienziati dicono che ad un certo momento nel corso dell’evoluzione i geni delle cellule, che normalmente si riproducono in modo perfetto per la generazione successiva, qualche volta fanno un errore di copiatura — qualcosa di simile agli errori che talvolta si verificano nella stampa. In alcune circostanze questi errori o mutazioni sono rimaste, e a causa della differenza dei geni si sono formate specie diverse di esseri viventi.

Srila Prabhupada: Ma questo “errore” avviene con continuità da tempo immemorabile, perciò troverai che tutte le specie di esseri viventi sono sempre esistite. L’“errore” è quindi eterno, ma quando un “errore” è permanente non è un errore, è intelligenza.

Dott. Singh: Ma gli scienziati dicono che senza mutazioni ci sarebbe un solo tipo di essere vivente in tutto l’universo.

Srila Prabhupada: No. Ogni essere vivente ha una mente distinta, perciò ci sono molte differenti specie di vita per accogliere le diverse mentalità. Per esempio, noi stiamo passeggiando qui, ma la maggior parte delle persone non viene ad unirsi a noi perché hanno mentalità diverse dalla nostra. Perché esiste questa differenza?

Dott. Singh: Forse è un errore.

Srila Prabhupada: Non è un errore. È il loro desiderio e al momento della morte ogni persona riceverà un corpo esattamente secondo il proprio desiderio. Nella Bhagavad-gita [8.6] Krishna dice: “Qualunque condizione di esistenza si ricordi al momento della morte, quella stessa condizione sarà senza dubbio raggiunta.” Ciò che pensate al momento della morte determinerà esattamente il vostro corpo successivo. La natura vi darà quel corpo; la decisione non è nelle vostre mani, ma in quelle della natura, che opera sotto la direzione di Dio.

Dott. Singh: Ma sembra che la scienza abbia la prova che le diverse specie di vita si realizzano per errore.

Srila Prabhupada: Questo è il loro errore. Nelle leggi della natura non ci sono errori. Nelle carrozze ferroviarie ci sono scompartimenti di prima classe, di seconda classe e di terza classe. Se acquistate un biglietto di terza classe ma per errore andate nello scompartimento di prima classe, non vi sarà permesso di restarci. I vari scompartimenti non ci sono per errore; è un fatto organizzativo. È un vostro errore essere andati nello scompartimento sbagliato. Dio è così perfetto che conosce tutti gli errori che verranno fatti. Perciò, secondo gli errori che farai entrerai in un corpo particolare: “Qui, vieni qui. Il tuo corpo è pronto.” Ci sono 8.400.000 specie di vita e la natura, assegnando i diversi corpi, opera con precisione matematica. Quando il governo costruisce una città edifica una prigione anche prima che la città sia completata, perché il governo sa che ci saranno molti criminali che dovranno andare in prigione. Questo errore non dipende dal governo, ma dai criminali. Poiché diventano criminali devono andarci. L’errore è loro. La natura non fa errori. Krishna afferma: “La natura materiale agisce sotto la Mia direzione, o figlio di Kunti, generando tutti gli esseri mobili ed immobili.” [Bg. 9.10] La natura agisce sotto la supervisione di Dio, Krishna, perciò come potrebbe fare errori? Noi invece commettiamo errori, siamo soggetti all’illusione, i nostri sensi sono imperfetti e tendiamo ad ingannare. Questa è la differenza tra Dio e l’uomo. Dio non ha sensi imperfetti; i Suoi sensi sono perfetti.

Dott. Wolf-Rottkay: Poiché i nostri sensi sono imperfetti, anche le estensioni tecnologiche dei nostri sensi, realizzate con i microscopi e i telescopi, devono essere imperfette.

Srila Prabhupada: Sì. Vita materiale significa vita con difetti. Se si costruisce qualcosa con una conoscenza imperfetta e con sensi imperfetti, qualunque cosa si costruisca deve essere imperfetta. Perciò noi concludiamo che qualsiasi cosa dicano gli scienziati è imperfetta.

Dott. Singh: Essi però sembrano piuttosto soddisfatti.

Srila Prabhupada: Anche l’asino è soddisfatto di tirare il carretto del lavandaio. In alcune parti dell’India qualche volta si può vedere un cane che sta morendo di fame, ma appena trova una cagna è contento di fare sesso. Questa è una soddisfazione? Il cane sta morendo di fame e tuttavia è soddisfatto di fare sesso. Tutti sono soddisfatti, perfino il verme negli escrementi. Questa è una legge di natura